Negli ultimi mesi ho avuto la fortuna di poter visitare tre importanti città: Barcellona, Parigi e Londra.
Da attento osservatore, è stato interessante guardare e fermarmi a riflettere su come queste città possano ispirare e offrire spunti di confronto per valorizzare anche il territorio di Novara.
Ogni città, anche la più bella, ha sicuramente pregi e difetti, nulla è perfetto, anche perché ognuno di noi ha una propria dimensione, esigenze, desideri, stili di vita completamente differenti; ma una cosa ci accomuna tutti ed è il desiderio di serenità e pace.
Novara non è paragonabile alle città che ho recentemente visitato, ma ha sicuramente punti di forza molto interessanti, come la sua dimensione "a misura d'uomo" e la posizione strategica che permette ai suoi residenti di raggiungere rapidamente destinazioni importanti, come quelle citate, in meno di due ore di volo, partendo da un aeroporto che dista poco più di 25 minuti di auto dalla città. In metropoli non proprio a misura d’uomo come Parigi e Londra ad esempio, si è reso necessario mettere a disposizione della municipalità aree verdi organizzate e ben curate per permettere ai residenti e non di poter godere di momenti di serenità e pace durate la giornata e nel fine settimana, senza dover per forza abbandonare la city: a Parigi Le Jardin du Luxembourg, Le Jardin du Parc de Bercy e des Tuileries, mentre a Londra Kensington Gardens, Victoria Park e Hyde Park.
Questi sono alcuni degli innumerevoli parchi urbani esistenti, in cui ho visto gente leggere, fare ordinati pic nic, montare a cavallo, fare jogging e in costume prendere il sole, sì il sole! A Londra infatti ho avuto la fortuna di trovare anche tre giorni splendidi.
Parchi bellissimi, pieni di fiori spontanei, uccelli acquatici nelle vicinanze delle grandi fontane, simpatici scoiattoli e leprotti, tutti ben organizzati con panchine, sedie in metallo verniciate color verde salvia e servizio di noleggio sdrai; una situazione idilliaca capace di rigenerare l’animo anche della persona più stressata.
Ecco, credo che per Novara la valorizzazione dei parchi pubblici sia un ottimo punto da sviluppare, i parchi ben curati e controllati offrono luoghi di svago e relax per i cittadini, permettendo loro di godersi la natura staccando dalla routine quotidiana. Inoltre, possono essere un punto di incontro sociale e promuovere uno stile di vita sano, diminuendo drasticamente molte patologie che, oltre a congestionare i nostri ospedali, sono anche un’importante voce di spesa per i bilanci pubblici. Permettere quindi alle persone di poter vivere in maniera più sana, diminuendo lo stress, non è solo una questione di rispetto sociale dell’individuo, ma anche un grandissimo investimento per l’intera comunità.Un altro aspetto che mi ha colpito molto riguarda la mobilità sostenibile, dove efficienza nei trasporti pubblici e volontà delle persone nel volerli utilizzare vanno di pari passo; è evidente che siano due situazioni strettamente correlate tra loro, ma credo che ci sia anche una forte componente culturale in questa abitudine.
Con un servizio di mobilità pubblica efficiente, le persone si muovono molto di più a piedi tra una stazione e l’altra dei bus o della metro, permettendo alle città di ampliare le aree a traffico limitato e le isole pedonali; perché non è creando dei “limiti” che si modificano le abitudini delle persone, ma offrendo loro concrete alternative. In tutto questo però c’è da aggiungere un dettaglio: in queste città la gente si muove a piedi e con i mezzi con maggior disinvoltura che nelle nostre città, perché è presente un servizio di sicurezza estremamente efficace: la stazione ferroviaria e la metro di Londra non sono proprio come quelle di Milano… in tre giorni ho preso due volte il treno e almeno dieci volte la metro, ma non mi sono mai trovato in situazioni di disagio o di paura.
Novara ha una buon trasporto pubblico, che forse merita di essere potenziato su alcune tratte, ma in linea di massima funziona bene ed è dimensionato per le reali esigenze dell’utenza attuale della città e dell’hinterland; ma esistono sempre margini di miglioramento, che vanno ricercati e raggiunti.
Un altro aspetto che mi ha colpito molto, e che mi porta a pensare che lavorando sulla mente delle persone più che nel controllarne le azioni si possano raggiungere risultati importanti e duraturi nel tempo, è stata la pulizia generale di Barcellona e Londra in particolare. Com’è possibile che milioni di persone che si spostano quotidianamente da una parte all’altra della città, non lascino traccia del loro passaggio, come purtroppo capita spesso nelle nostre città?! Eppure a Kensington Gardens, dopo aver preso un gelato, ho dovuto camminare per diversi minuti prima di trovare un cestino... Da noi i cestini non mancano, molto spesso strabordanti, con carte e scarti vari che rotolano per le vie della città al primo colpo di vento. A Londra ho notato più volte persone chinarsi a raccogliere scarti di altri per riporli nei cestini, così come in metro ho notato persone con buste di carta in mano contenenti gli imballaggi del pranzo “Pret a Manger” appena consumato, che probabilmente avrebbero smaltito a casa.
Servono quindi più cestini o serve più senso civico per godere di una città pulita?
Credo che ci sia un’altra risposta, servono sicuramente i cestini così come il senso civico, ma anche controlli e sanzioni per i trasgressori. In queste tre metropoli esiste un sistema di videosorveglianza molto diffuso che inibisce qualsiasi azione sconsiderata; perché prevenire è sempre meglio che curare, ma se c’è bisogno di curare si sa almeno dove intervenire.
Città molto diverse tra loro, ma con un comune denominatore: la ricerca del benessere della persona. Ecco, credo che Novara debba puntare a questo adesso. Dopo il grande lavoro fatto negli ultimi anni per far crescere l’indotto industriale e commerciale favorendo l’occupazione, l’attenzione rivolta alla nostra Università diventata il fiore all’occhiello della città e aver ottenuto il benestare per la realizzazione del nuovo Ospedale, è ora di tornare a pensare a cose più semplici, più immediate, che possono sembrare sempre procrastinabili, ma che invece sono un grande fattore di stabilità ed equilibrio per la nostra comunità: valorizzazione degli spazi verdi, maggior attenzione per la pulizia delle zone più complicate, potenziamento dei servizi di controllo e sicurezza e miglioramento del trasporto pubblico ove possibile.
Pretendere una città ideale credo sia impossibile, ma lavorare tutti insieme per arrivarci vicino, con grande spirito di solidarietà, credo sia il percorso che dobbiamo intraprendere se vogliamo garantire un futuro sereno alle nuove generazioni; ma dobbiamo decidere se vogliamo che Novara diventi una stazione o resti una destinazione.
ANDREA LEO
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