L’Università Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” sta vivendo un momento storico molto importante, trascinando nella sua ascesa continua e costante anche il livello culturale della nostra città di Novara.
Sostenere i giovani, valorizzarli e dare loro un corretto orientamento nelle scelte umane e professionali, è la mission dichiarata dal Magnifico Rettore dell’Ateneo, dott. Giancarlo Avanzi.
L’Università come ascensore sociale, che permette ai giovani di non conseguire semplicemente la laurea, intesa come “pezzo di carta”, ma di formarsi al meglio per costruirsi un futuro solido e prospero di opportunità; un processo sociale virtuoso che non arricchisce solo culturalmente i laureati, ma anche tutto il nostro territorio. In un Paese che traccia purtroppo un trend evolutivo verso l’invecchiamento, poter ospitare una sede universitaria come la nostra è un’opportunità unica, che va protetta e sostenuta dall’intero sistema sociale.

Nel 2019 e 2020, il Consiglio direttivo di FIMAA Alto Piemonte, storica e importante federazione che rappresenta gli agenti immobiliari e gli agenti d’affari, aveva già collaborato con l’Università per tracciare le esigenze abitative degli studenti, per cercare di dare un’immediata risposta all’emergenza che si stava già percependo, scaturita da una forte domanda di alloggi e camere da parte degli studenti e del personale universitario.
Bene, anzi male, l’Università ha continuato la sua ascesa, ma gli investitori e la città non hanno saputo dare risposta immediata a questa domanda di mercato; pochi sono stati lungimiranti e hanno investito in piccoli alloggi e dei diversi campus universitari ancora nemmeno l’ombra. Non è colpa né dei privati né dell’amministrazione pubblica, ma di un sistema frastagliato, slegato, dove si è persa la cognizione del tempo, dove la gestazione di ogni progetto ha tempi che non collimano con le reali e immediate esigenze di chi le esprime, ma “nicchiano” facendo estrema fatica a decollare.
Così si è generata una chiara speculazione, che ha portato gli studenti a dover sostenere canoni più elevati rispetto a quelli degli anni precedenti; cosa che posso comprendere per alloggi di ottima qualità e posizionati in edifici nuovi o ristrutturati, per chi può permetterseli, non di certo per alloggi o camere vetuste in periferia; perché ormai sembra che i prezzi si siano equiparati un po’ ovunque e in qualsiasi posizione e situazione.

Chiusa questa parentesi, la giornata di martedì appena trascorso, è stata una giornata eccezionale, la presenza del Presidente Sergio Mattarella al teatro civico di Vercelli, tappa del tour “Facciamo l’Italia semplice”, ha dato gran lustro alla nostra importante Università, ma soprattutto all’intero territorio, e in un mondo sempre più globalizzato pensare che Vercelli non sia anche parte del sistema novarese sarebbe un grande errore di valutazione.
Il Presidente ha ribadito che i giovani sono un motivo di speranza per il nostro Paese, chi pensa anche solo minimamente che la generazione Z sia fatta di persone arrendevoli e svogliate, sbaglia! Il disorientamento che talvolta affiora nei giovani è una responsabilità che devono assumersi gli adulti, che in questo particolare momento storico stanno offrendo pochi e discutibili punti di riferimento per indirizzare la buona crescita delle nuove generazioni. Ma la giornata è anche stata l’occasione per conferire un importante riconoscimento, ad una delle figure più rilevanti non solo della nostra città ma anche a livello internazionale. La manager dalle indiscusse capacità amministrative e dalle grandi doti umane Mariella Enoc, ha ricevuto la laurea honoris causa in medicina e chirurgia, alla presenza proprio del Presidente della Repubblica; un evento che da novaresi ci inorgoglisce ed è di grande esempio e sprono per tutti quei giovani universitari che puntano ad avere come bussola di riferimento non la “regina dei panettoni”, ma una persona vera e concreta, grande esempio di dedizione al lavoro e alla solidarietà.

Sono proprio contento di questa giornata!