Sostengo sempre che un agente immobiliare di successo, oltre alle competenze tecniche e giuridiche, debba possedere anche doti psicologiche, nel senso più ampio del concetto ovviamente. Questo perché, come ho sottolineato in numerose occasioni, le ragioni alla base di un trasferimento, che comporta la vendita o l’acquisto di una casa, sono molteplici e non sempre legate a situazioni piacevoli.
Si passa da decisioni prese autonomamente, magari per dare una svolta alla propria vita, a scelte dettate da un cambiamento radicale del proprio percorso, o a situazioni intermedie, come ad esempio un'improvvisa modifica dei propri progetti di lavoro o del proprio nucleo famigliare. 

Indipendentemente dalla motivazione, un cambio di residenza rappresenta sempre un cambiamento più o meno significativo, dipende da come lo si vive e a quali risultati ci porta. Da un semplice spostamento di pochi metri all'interno della propria area di comfort, conosciuta e fulcro delle nostre abitudini quotidiane, fino a modifiche sostanziali che comportano trasferimenti radicali, persino in Stati o continenti diversi.
Tutti i cambiamenti portano con sé un senso di incertezza, timore e talvolta paura, emozioni inevitabili e non sempre facili da interpretare o gestire. Ognuno reagisce a tali stati d'animo in modo diverso, ed è qui che entra in gioco la sensibilità di un agente immobiliare che, gestendo una vendita o un'acquisizione (o, in molti casi, anche locazione apparentemente semplice), diventa una figura di riferimento anche per consigli non strettamente legati alla professione.

Mi piace ricordare un'esperienza passata, che ha dimostrato come la vendita di una casa possa servire proprio a far salpare l’ancora per cambiare totalmente stile di vita. Qualche anno fa ho assistito dei miei clienti, una famiglia di due ragazzi pieni di energia, con due bimbi piccoli, nel vendere casa qui a Novara per permettere loro di realizzare il sogno che avevano forse da troppo tempo nel cassetto: andare a vivere in barca a vela. E l’hanno fatto davvero! Inizialmente pensavo che fosse esclusivamente il risultato di un’insoddisfazione personale, o meglio di una mancata realizzazione di sé stessi nel luogo di origine, “la terra ferma”, e invece avevano proprio un grande sogno del cuore, che con enorme passione e unione famigliare hanno realizzato e sviluppato con un programma molto meticoloso.
Come narrava una vecchia canzone di Morandi, uno su mille ce la fa, ed è sicuramente un caso limite, ma nella vita credo che se si posseggono “buone vele”, qualche scelta che inizialmente può sembrare irrazionale, dettata puramente dal cuore, la facciamo tutti prima o poi.

Il cambiamento, tuttavia, può essere vissuto come qualcosa di stimolante, come un nuovo inizio dettato dalla realizzazione di un progetto o dal raggiungimento di un sogno di vita. I timori saranno comunque presenti, ma se affrontati con ottimismo, ci consentiranno di superare eventuali difficoltà con un diverso approccio, più mirato alle soluzioni e non al problema. Per questo motivo, suggerisco sempre di cercare negli inevitabili cambiamenti gli aspetti positivi che si nascondono nella novità. Non posso immaginare che ogni approccio al cambiamento possa mostrarci solo un periodo buio; c'è sempre una luce da seguire in fondo ad ogni tunnel.
Se, per caso, non riuscite a vederla, perché state agendo da soli, senza una guida, affidandovi ai giusti professionisti otterrete consigli che vi aiuteranno a trasformare l’ansia e i disagi di un cambiamento, in qualcosa di bello. Ne sono certo, e numerose situazioni del passato hanno dimostrato che è proprio così. Parola di agente immobiliare!