Grazie all’amico Giovanni Mairati, fondatore della Onlus Casa Alessia, lunedì 10 novembre è stato un giorno speciale per Arona: è stato donato un mezzo di trasporto al Centro diurno “BRUM” della Città di Arona, un luogo di eccellenza che ogni giorno offre assistenza qualificata a tante persone con disabilità, alleviando al contempo il carico delle loro famiglie.

Dopo la raccolta fondi di febbraio al Castello di Novara, resa possibile dalla splendida mostra fotografica di Alessandro Bergamini curata da Valerio Ballotta, continuo a condividere con Giovanni idee e iniziative per sostenere una realtà che, con opere concrete, aiuta i bambini più fragili in diversi continenti. Una storia nata dal sogno di Alessia, la figlia di Giovanni, scomparsa oltre vent’anni fa, che continua a ispirare progetti preziosi che distribuiscono bene a chi ne ha più bisogno.

Il mezzo donato è un minivan attrezzato per il trasporto di persone in carrozzina, dotato di verricello per l’accesso e capace di ospitare altri tre passeggeri. Un veicolo semplice, ma preziosissimo: permette di ampliare le possibilità di accompagnamento e inclusione e diventa uno strumento concreto al servizio della quotidianità.
Come ha sottolineato la vicesindaca Marina Grassani durante la cerimonia di consegna nel cortile del Centro diurno BRUM, è il segno di una collaborazione virtuosa tra enti, associazioni e privati capace di fare davvero la differenza nella costruzione di una comunità solidale. Le istituzioni presenti hanno ricordato quanto un gesto così possa incidere sulla vita di chi è più fragile: “azioni concrete che migliorano la vita quotidiana”, come ha ribadito il consigliere comunale con delega ai Servizi sociali Andrea Arrigoni; uno “strumento prezioso per sostenere il lavoro quotidiano dei servizi sociali”, nelle parole del sindaco Alberto Gusmeroli. (da La Stampa)

Giovanni, uomo dal cuore grande, mi ha affidato un compito che porterò sempre con me: scegliere la dedica da apporre sul mezzo. Non ho avuto dubbi. L’ho dedicato a mio suocero Romeo, che al volontariato ha donato gran parte della sua vita, e a mia suocera Luisa, che grazie proprio a un mezzo come questo ha potuto trascorrere con noi a casa il suo ultimo Natale. È un modo per dire che dietro ad ogni dono ci sono storie, volti, ricordi che continuano a viaggiare con noi.
Il minivan è importante, la sua donazione è fondamentale, ma non viaggia da solo. Il grazie più grande, oltre a Giovanni, va a tutti i volontari: quelli che ogni giorno si rimboccano le maniche perché realtà come CASA ALESSIA e BRUM possano esistere, crescere e regalare al mondo un po’ più di gioia e di speranza.
A loro dedico questo pensiero e questo impegno: continuare, insieme, a “mettere in strada” gesti che migliorano la vita delle persone più fragili.