Il 10 settembre ho compiuto 50 anni.
Un numero che per molti vale quanto i 49 o i 51, ma che per me rappresenta una tappa importante, non tanto per il dato anagrafico in sé, quanto per tutto ciò che questo tempo mi ha regalato.

I cinquant’anni sono un invito a fermarsi, riflettere, analizzare ciò che abbiamo fatto fin qui.
I prossimi anni scorreranno veloci, con energie diverse rispetto al passato, ed è per questo che diventa fondamentale scegliere con attenzione come impiegare il proprio tempo, senza sprecarlo in iniziative prive di significato, ma dedicandolo a ciò che ci fa stare bene e ci appaga davvero, con noi stessi e con gli altri.

Per me questa tappa segna il desiderio di rallentare “sul tutto” e di dedicare più spazio alle relazioni autentiche e significative. Vorrei regalare più tempo alla mia famiglia, che spesso ho messo in secondo piano per gli impegni professionali, ma anche al sociale, contribuendo a progetti in cui credo profondamente, come la tutela dell’ambiente e il sostegno alle attività di volontariato che seguo da tempo.

Sono stati 50 anni di cui quasi 30 trascorsi nell’attività commerciale: un confronto quotidiano con le persone che mi ha insegnato a comprenderne i bisogni e a cercare sempre la giusta soluzione. Con uno staff di colleghi amici e partners affiatati e competenti, ho potuto realizzare un progetto professionale importante, portando la mia agenzia immobiliare tra le prime in Italia. Non ho mai cercato la classifica, è arrivata sa sola, quello che mi interessa è che i miei collaboratori lavorino sereni, con il rispetto e la stima dei clienti, che cerchiamo di servire sempre con il massimo impegno e precisione.

Ma il progetto più importante resta la mia famiglia!
Laura lavora con me da oltre dieci anni, ma il suo compito più prezioso lo svolge a casa con Sofia e Alessio, ai quali dedica tempo, ascolto e sostegno ogni giorno. Sofia sta per iniziare l’università a Milano, Alessio il liceo: due nuove sfide che sono sicuro affronteranno con impegno e dedizione, così come gli abbiamo insegnato sin da piccoli.

Questo è anche un anno speciale per il mio socio Fabrizio, che diventa papà: una gioia che condivido con lui, certo che sarà un padre attento e responsabile, come da sua indole, e che questa esperienza lo arricchirà anche sul lavoro.

Ma a cinquant’anni, come mi ha insegnato il mio caro amico Sergio Ferrarotti, non si smette di sognare: si continua a farlo con uno spirito diverso, di condivisione.

Un sogno in particolare, che con la mia famiglia stiamo coltivando da qualche mese, dovrebbe realizzarsi proprio in questo settembre… speriamo.

Ora, i nuovi obiettivi hanno senso se coinvolgono le persone care che camminano al nostro fianco, portando benefici anche a loro, vincere o star bene da soli per me non ha senso, è così bella la condivisione!
Ecco perché considero i 50 anni non solo una tappa d’esperienza, ma anche una nuova rampa di partenza per costruire in ogni ambito ciò che ho sempre desiderato, insieme alle persone che ho più care.