L'intelligenza artificiale permette di osservare da un punto di vista fisso il dipanarsi delle stagioni reali e metaforiche. Quelle della vita che scorre con tutte le sue storie in un luogo quadrato. Nessun movimento di camera. L'unico movimento è quello del racconto che si dipana travolgente e in modo non convenzionale. Un salotto definito "home-casa" dalle varie famiglie che lo abitano. Il fulcro dell'esistenza dei protagonisti. Un racconto non lineare ma intervallato da diversi flashback su altre epoche che riportano alle storie di precedenti e futuri residenti che hanno vissuto in quel luogo.

Dal 2021 ad oggi, più volte nelle pagine di questo blog abbiamo parlato della casa come luogo sentimental-emozionale e non come semplici spazi da misurare e valutare per una vendita. Sono gli articoli che scaturiscono dal cuore perché fondamentalmente anche questo vuol dire "casa", un "qui" dove si vive con tutte le emozioni che la vita ci consegna, giorno dopo giorno.
Quando mi sono imbattuto nel trailer di questo film ho visto trasposti i miei pensieri su grande schermo con un regista che ha rischiato nel concepire una pellicola coraggiosa e non convenzionale, ma al tempo stesso autentica in quanto parla di tutti noi, che possiamo ritrovarci tra quelle mura quadrate che delimitano il luogo casalingo, here appunto, che diventa una scatola di ricordi, un insieme di attimi, la storia di una vita.

Non ci resta che recarci al cinema, con la giusta curiosità verso questo nuovo film, che rende ancora una volta protagonista la casa, un luogo, un qui.