17 Marzo 2024

Il Team leader, lettera aperta ad un caro amico

Essere Team Leader non è un compito semplice, bisogna saper trasmettere al proprio gruppo non solo la passione per il lavoro, il senso di appartenenza, ma anche le giuste motivazioni per permettere a ogni singolo soggetto di integrarsi e poter rendere al massimo delle proprie possibilità, rendendosi utile anche agli altri colleghi nei momenti di difficoltà.
Ho iniziato la mia attività quasi venticinque anni fa, frequentando il primo corso di formazione e superando l’esame di abilitazione, successivamente ho partecipato e organizzato seminari formativi di settore, ma il contributo più importante per la mia crescita professionale sono stati i consigli pratici di colleghi esperti, che prima di me avevano fatto il medesimo percorso, e di importanti professionisti come notai, avvocati, commercialisti, tecnici, che negli anni sono diventati anche amici.
Siccome non si finisce mai di imparare, ogni giorno, nel confronto con tutti i miei collaboratori scopro che c’è qualcosa che si poteva fare meglio o prima; la condivisione di conoscenze ed esperienze è un laboratorio sempre aperto, nel quale bisogna saper ascoltare. Sono quindi più un autodidatta che il prodotto di un programma di formazione “in serie”, il risultato dei miei errori e dei miei successi, che fortunatamente continuano a confermare un bilancio in crescita e con segno positivo.

Questo mio articolo non vuole essere un'autocelebrazione, ma l'analisi di un percorso che ancora oggi mi affascina e mi invoglia ogni giorno a dare il massimo, circondandomi esclusivamente di persone talentuose e motivate, che con il loro impegno e dedizione mi spingano a fare sempre meglio e a condurre il mio team con determinazione ed entusiasmo. Si pensa sempre che debba essere il team manager a "reggere la baracca" o a “tirare la carretta”, è assolutamente vero, ma "la baracca" è fatta di esseri umani, lui compreso, che si nutrono di energia e si scambiano energia; più energia positiva circola e più il leader è in grado ricevere motivazioni, moltiplicandole e distribuendole nel team. Se tutti lavorano all'unisono, se si è tutti sulla stessa frequenza d'onda, il leader può permettersi di alzare il ritmo, sicuro di essere seguito, diversamente resta solo perdendo la sua funzione o parte di essa. Ma è anche vero che deve saper usare sempre le leve corrette per far uscire il suo team dalle situazioni di impasse e dai momenti di difficoltà, cercando prima di ogni altro la miglior soluzione ad ogni problema.

Bisogna quindi lavorare più sul pensiero o controllare le azioni dei propri collaboratori perché rendano al massimo delle proprie possibilità? Credo fortemente che il compito di ogni leader sia quello di comprendere chi ha accanto, per intervenire con l'approccio migliore con ognuno. Ci sono persone che se ben motivate e indirizzate capiscono immediatamente la direzione e il ritmo che devono prendere, contribuendo con buona autonomia alla crescita dell’azienda, e ce ne sono altre che devono essere rimesse in carreggiata periodicamente, perché più soggette alla perdita di orientamento; non possono godere tutti delle medesime motivazioni. Entrambe contribuiscono a creare valore con quello che fanno, dobbiamo però capacitarci del fatto che il mediano non potrà mai essere messo a fare il regista o la punta; la cosa più difficile sta proprio nel cercare di capire il corretto ruolo di ognuno e creare la formazione migliore da mettere in campo. Quella formazione che può vincere anche in 9 contro 11 con qualsiasi avversario, per il concetto comune a tutti i leader che uno più uno, non fa due, ma deve fare tre!

E’ un compito affascinante, allo stesso tempo stressante, che amo fare e che mi permette di confrontarmi quotidianamente con persone e professionisti di diversa estrazione sociale, accrescendo il mio bagaglio di esperienze, sia umano che professionale e consolidando ottime relazioni. Con questo brevissimo articolo provo a dare un'imbeccata a un caro amico che, oltre ad essere un mental coach pazzesco, è anche un autorevole opinion leader, Gianluigi Sarzano, vediamo se Gigi raccoglie l’invito...

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