In questo post ti propongo una mia intervista pubblicata su La Stampa il 27 marzo 2021. Al fondo del testo trovi l’articolo originale.
I dati appena pubblicati dall’Agenzia delle Entrate sull’andamento del mercato immobiliare 2020 ci dicono che il crollo previsto da molti analisti non c’è stato. Anzi, con la riapertura delle agenzie immobiliari nel secondo semestre dello scorso anno si è colmato quasi totalmente il forte gap che si era venuto a creare nel primo semestre rispetto all’anno precedente.
Gli italiani obbligati a rifugiarsi nelle loro case, rispettando le misure di contenimento per ridurre il diffondersi dell’epidemia, hanno maturato la convinzione e la consapevolezza che bisognava cambiare casa e in fretta.
In pochi mesi non sono solo cambiate le esigenze delle persone, dettate dalla ricerca di nuovi spazi adatti allo SMART WORKING e alla DAD, che per molte famiglie italiane sono diventati “normale routine”, ma si è compresa l’importanza del momento, la necessità di concretizzare quel sogno che da troppo tempo era parcheggiato nel cassetto.
In una situazione nazionale che ha segnato un calo delle compravendite riconducibile al -7.7%, la nostra Provincia di Novara, arrivando sino al Verbano, ha segnato un -4.3%; un calo molto ridotto rispetto alla media nazionale e a quello di molte altre province.
I prezzi sono pressoché rimasti stabili, in alcune situazioni hanno avuto anche dei primi cenni di ripresa: questo fa ben pensare che, ridotto notevolmente lo stock immobiliare disponibile, riprenderanno a salire, specialmente per gli immobili di maggior qualità, smart ed energeticamente più vantaggiosi.
Complici di questo risultato sono stati diversi fattori: ad esempio la fuga dalla vicina Milano di molti lavoratori passati in smart working, che hanno compreso fin da subito che il loro status lavorativo sarebbe rimasto tutt’altro che momentaneo.
Persone che erano in affitto a Milano e nell’hinterland, che avevano scelto di trasferirsi per evitare la pendolarizzazione, oggi tornano a casa, alle proprie zone di origine, affittando e acquistando a prezzi più abbordabili abitazioni in grado di migliorare il comfort abitativo; si cerca quindi l’appartamento o la casa singola, terrazzi o giardino e quella stanza in più che oggi permette di creare l’ambiente ideale per lavorare e studiare con la massima concentrazione.
È aumentata anche la domanda di seconde case “fuori porta”, a brevissima distanza dalla casa principale, sul lago, sulle colline e anche nella prima campagna; l’esperienza del lockdown ha segnato fortemente la psiche delle persone, che cercano uno sfogo prossimo all’abitazione principale dove preservare il proprio equilibrio interiore e quello dei propri cari.
Indispensabile la connessione internet: una casa che non riesce ad avere connessione adeguata difficilmente viene presa in considerazione. Ed è cresciuta molto l’attenzione anche verso gli immobili ad alto risparmio energetico: dovendo vivere per molto più tempo rispetto al passato la propria abitazione, è matematico l’aumento dei consumi energetici, che in alcune situazioni di case particolarmente energivore potrebbe portare anche ad un raddoppio dei costi.
Per questo motivo diventa molto importante, oggi, riuscire ad approfittare dell’opportunità del super bonus; efficientare gli edifici non è solo una questione di risparmio ma di etica – si tutelano i propri interessi e soprattutto il bene collettivo più importante che spesso sottovalutiamo: IL NOSTRO PIANETA.
In questo nuovo mondo che predilige e valorizza i rapporti intimi e ristretti all’interno della propria abitazione, dove è possibile vivere, lavorare, studiare e divertirsi, sono convinto che molte persone sceglieranno di abbandonare i luoghi della frenetica movida, per godersi la sicurezza e la tranquillità di luoghi e spazi più a misura d’uomo. E i territori della provincia di Novara e Verbania hanno molto da offrire in questa direzione.

Leggi gli altri articoli del mio blog:

Andrea Leo
Lasciati accompagnare alla casa giusta per te