Negli ultimi anni gli ambienti che accolgono il nostro vivere quotidiano hanno richiesto diversi adattamenti dettati più dalle necessità e dalle nostre nuove abitudini, che dalle mode, come invece accadeva in passato. Quelle che una volta si presentavano come “stanze chiuse”, ognuna con destinazione differente ma utilizzate per uno scopo ben specifico, oggi sono zone più ampie, aperte, con utilizzi promiscui e facilmente configurabili a seconda delle esigenze: salotti che si trasformano in sale da pranzo, camere da letto che di giorno diventano studi per lo smart working, bagni con docce e vasche più grandi per essere vere e proprie zone relax.

La tecnologia in tutto questo ha subito la più forte accelerazione: i primi elettrodomestici elettrici risalgono al 1906, con la lavabiancheria a motore, ma dagli anni ‘50 si inizia “a fare sul serio” con una produzione su più larga scala. Allora la percezione era che gli oggetti fossero realizzati per durare nel tempo, oggi invece siamo alle prese con quell’obsolescenza programmata che ci porta a sostituire gli apparecchi più frequentemente e ogni volta sempre più avanzati tecnologicamente, sempre più connessi e utilizzabili anche da remoto.

Oggi possiamo comandare le luci di casa a distanza, accendere o spegnere il riscaldamento, attivare allarmi, chiudere porte e serrande, video-controllare ogni angolo delle nostre case ovunque noi siamo e in qualsiasi momento. Tutto questo molto semplicemente con lo smartphone che abbiamo sempre più in mano che in tasca. Il progresso non si ferma qui perchè anche il gesto di prendere in mano un cellulare è ritenuto ormai troppo scomodo, per cui si stanno brevettando sistemi a riconoscimento facciale per agevolare l’accesso all’abitazione e svolgere altre attività quotidiane: cucinare ad esempio sarà sempre più veloce, agevole e senza imprevisti grazie ai forni che si autoregoleranno in base alla ricetta scelta e manterranno in temperatura i cibi cotti qualora avessimo un imprevisto. Iniziata la cottura della pietanza, verranno suggeriti i vini da abbinare e, se presenti nella cantinetta, quest’ultima imposterà la temperatura corretta, per garantire una degustazione ottimale. Un ecosistema che ci aiuterà nel quotidiano sicuramente ma che ci renderà uniformati quasi fossimo noi stessi degli automi.

Vero, non bruceremo la cena, ma vuoi mettere il divertimento di un fuoriprogramma, oppure cucinare con fantasia chiacchierando con la propria compagna o il proprio compagno, invece di parlare con il forno o farsi suggerire da Alexa? Sarò un inguaribile romantico, ma temo tanto un appiattimento della vita di tutti i giorni, tutto perfetto, ma forse troppo standardizzato e anonimo; dobbiamo assolutamente decidere a priori quanto vogliamo perdere in fantasia ed emozioni in cambio di rapidità e semplificazione del nostro quotidiano.

Da agente immobiliare posso osservare che le richieste maggiori vertono sul possedere ambienti più comodi e sui servizi che devono essere sempre più a portata di mano. L’aspetto tecnologico è sempre molto importante, ma oggi si punta solo sulle cose realmente utili, che portino ad avere qualche comodità, ma soprattutto a risparmiare sui costi energetici sempre più incisivi sul bilancio delle famiglie.
Ovviamente come in tutti i casi ci sono poi le eccezioni, ma noto che sono più dettate dalla passione per la tecnologia che per un’esigenza di vita vera e propria. E voi? Siete inguaribili romantici o divoratori di tecnologia? Siete slow o smart? Qualsiasi sia la vostra inclinazione sono sicuro che troveremo insieme la soluzione perfetta per permettere di proiettarvi nel futuro come più vi aggrada.