10 Settembre 2021

Siamo pronti per la "Nuova Era"?

Cambiamento, ripartenza, rivoluzione, ma anche incertezze, dubbi e valutazioni difficili da elaborare in quella che viene comunemente definita “Nuova Era”, il periodo post pandemia che stiamo vivendo e che, come tutte le fasi di cambiamento, porta a veri e propri stravolgimenti che non risparmiano nessuno.

Tutti gli esperti a livello mondiale, quindi con una percezione più completa della trasformazione, faticano a delineare uno scenario certo per il futuro che ci attende: troppe le variabili e troppo concatenate tra loro per poter definire un’azione comune da adottare, affinché si attui una ripresa concreta che non lasci indietro masse di popolazione.

Ogni settore è stato colpito negli ultimi anni dal Covid; quello che è stato definito un virus sanitario si è tramutato in virus per la nostra economia, psicologia, politica e qualsiasi ambito della nostra vita. Se da un lato, però, abbiamo un vaccino che sta arginando l’espansione della malattia con le annesse varianti, dall’altro non abbiamo antidoti da somministrare per gestire il cambiamento.

Di ipotesi ne vengono formulate ogni giorno perchè non esistono analisi o diagrammi da studiare. Essendo questo evento talmente singolare, non possiamo rifarci a fatti storici da cui attingere soluzioni. Nemmeno l’influenza spagnola di cento anni fa può insegnarci nulla, dal momento che il contesto sociale era notevolmente diverso da quello in cui ci muoviamo oggi. Per questo occorre valutare ogni settore della nostra società, cercando di comprenderne i riflessi sugli altri: l’”effetto domino” può essere nocivo come una caduta, ma aprire anche prospettive impensate finora.

Partiamo da un aspetto comune a tutte le sfaccettature della nostra vita quotidiana: la pandemia ha velocizzato o innescato processi che comunque si sarebbero verificati tra qualche anno, e non è detto che questa accelerazione sia da ritenere nociva, anzi, in molti casi stavamo vivendo un clima di stagnazione da cui non ci saremmo mossi tanto repentinamente. Lo smart working ha interessato tanti cittadini che hanno cambiato abitudini, spesso trovando giovamento nella vita familiare (secondo vari sondaggi il 66% degli intervistati ha migliorato l’equilibrio tra attività lavorativa e vita privata). Di questo “lavoro da casa”, il cosiddetto “home working” per intenderci, in tante aziende multinazionali si parlava da tempo e già erano iniziate le sperimentazioni parziali: giornate di lavoro in presenza alternate a quelle da casa.
Ma da noi in Italia quando saremmo arrivati anche solo a tentare un approccio di questo tipo? Quanti strascichi di polemiche, scioperi e altro avremmo dovuto digerire prima di giungere ad un cambiamento così epocale, che in fin dei conti si è rivelato vincente per numerosi lavoratori?Analizzando i freddi numeri, rispetto al 2019 dobbiamo registrare un 25% di aumento di produttività per le grandi aziende, il 17% di riduzione di CO² dovuto ai limitati spostamenti terrestri, una maggiore soddisfazione lavorativa pari al 30%; dati confortanti che vanno a riflettersi positivamente sul mercato immobiliare, oggetto del nostro lavoro quotidiano.

In effetti da alcuni mesi stiamo proprio osservando un radicale cambiamento: tecnologia e mutate esigenze abitative generano un aumento del valore di determinate soluzioni che prima del Covid non avevamo registrato. Sul “mattone” si sentono i riflessi positivi anche dell’aumento dell’inflazione che negli Stati Uniti è arrivata a toccare un +5,4% nel solo mese di luglio. Di per sè non è un dato confortante, ma, se rapportato al settore immobiliare, questo genera valutazioni completamente diverse e apre spiragli ottimistici per chi oggi decide di acquistare per investire a lungo termine.In questo panorama come si inserisce la nostra agenzia immobiliare? Qual è il ruolo che oggi siamo chiamati a rivestire?

Per Artekasa si tratta di proseguire nel percorso già iniziato negli ultimi anni: non essere solo un’agenzia immobiliare tradizionale che mette in contatto domanda e offerta, ma un efficiente hub di servizi gravitante nel real estate ed in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza in questo ambito. Un team di professionisti capace di garantire al Cliente una serie di attività che agevolino la compravendita immobiliare e la locazione. Un team che sappia interpretare le esigenze, consigliando ed evidenziando pregi e anche difetti di un’abitazione, permettendo alle parti coinvolte di giungere ad una corretta contrattazione, consapevole e soddisfacente per entrambe. Proprio così! Quello che da sempre è stato un nostro fiore all’occhiello oggi diventa indispensabile nel nostro lavoro: la trasparenza e ampio bagaglio di competenze, sono essenziali per rivestire il ruolo di consulente e distaccarsi dalla figura obsoleta del semplice venditore. Una figura professionale che, anche complice gli eventi prorompenti degli ultimi anni, si è evoluta come tutta la realtà che ci circonda e che solo con una preparazione notevole riuscirà ad affrontare le sfide che il prossimo futuro ci riserverà. Possiamo dunque affermare che ad Artekasa abbiamo precorso i tempi promuovendo numerose iniziative e adottando metodi operativi innovativi; questo ci sprona con orgoglio ad andare avanti perfezionando sempre più quella che definiamo l’arte di vendere case.

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